Sulmo mihi patria est recitava il sommo poeta dell’antica Roma Ovidio, qui nato e vissuto a lungo e la storia e la “nobiltà” di questa ricca e civile cittadina in pieno entroterra abruzzese ancora si “respira” passeggiando per le bellissime vie del centro storico. Qui la romanità è ancora conservata, insieme ad un ricco medioevo e a tradizioni importanti che si sono conservate ancora oggi, affianco ad un artigianato fiorente, in parte tuttora vitale. Tra tutti spicca ancora l’antichissima tradizione dei confetti, a metà tra la tradizione tipica gastronomica e l’artigianato artistico con le bellissime composizioni di fiori di confetti che tuttora inorgogliscono i Sulmonesi.
In questa cornice di storia, tradizioni e cultura, così ancora potentemente conservatasi, ben si propone questa manifestazione religiosa, bellissima e ricca di significati simbolici: la Madonna che scappa. Sentitissima in paese, piena di episodi di commozione, circondata da scorci storici integri e sovrastata dalle imponenti montagne della Majella che si affacciano “a balcone” sull’antica piazza, è in grado di regalare al visitatore momenti di partecipazione e vero coinvolgimento emotivo, nonostante la semplicità del rito.
La sacra rappresentazione rievoca l’incontro fra la Madonna e il Cristo risorto e si svolge nella piazza più grande della città, fra due ali di folla. La statua della Madonna corre incontro a quella del Cristo lasciando cadere il velo nero dal quale si liberano dei colombi. Dall’esito della corsa vengono tratti auspici per l’anno e la gente ci crede realmente e ne partecipa con trepidazione ed ansia.
A Luglio si svolge anche un torneo cavalleresco di corsa all’anello, nel quale si scontrano i borghi e sestieri cittadini. La gara si svolge in Piazza Maggiore, ove viene appositamente allestito un campo in terra battuta. Il torneo è preceduto da un corteo storico che attraversa il centro cittadino e si compone di circa 500 figuranti in costume storico.
In occasione della Rievocazione Storica Giostra Cavalleresca di Sulmona viene proposto un banchetto rinascimentale ricostruito scrupolosamente sia dal punto di vista gastronomico che scenografico sulla base delle cronache dell’epoca. I sapori ritrovati nell’incredibile quantità di pietanze sontuosamente decorate, presentate da Dei ed Eroi della mitologia classica, l’atmosfera creata da abili scalchi, trincianti, bottiglieri, musici e danzatrici, giullari e giocolieri permettono di rivivere, in un connubio tra sogno e realtà, l’antico fasto delle corti del rinascimento italiano.
Le foto relative alla processione della madonna che scappa appartengono all’archivio fotografico del Museo delle Genti d’Abruzzo -Pescara
Le foto relative alla Giostra cavalleresca sono di Giovanni lattanzi e sono state tratte dal sito http://foto.inabruzzo.it